il Capocorso
Mario Salvadori 25-2-1906 30-3-1993
Caro Centauro, sono Mario Salvadori.
Sono nato a Firenze nel 1906. La mia carriera militare, che aveva come grande passione il volo, ebbe inizio con il mio ingresso nella Regia Accademia Aeronautica nel 1925 come Capocorso del Centauro, qualifica che mantenni fino al termine degli studi accademici e che mi fruttò la Sciabola d'Onore, che fece molto felice mio padre Roberto. Nel settembre 1927 sono stato nominato Aspirante, e poco dopo Osservatore dall'Aeroplano. Seguì nel Giugno del 1928 la promozione a Sottotenente, e nel 1929 a Tenente. Ho conseguito il brevetto di pilota d'aeroplano e di pilota militare, qualifica che ho ricevuto nell'Agosto del 1929. Fui poi inviato a Campoformido, alla Scuola Caccia, presso il prestigioso 1° Stormo. Volai con la 76^ e la 91^ Squadriglia Caccia Terrestri “F. Baracca” e comandai la 90^ Squadriglia ad Aviano. L'8 Luglio 1931 sessanta Cr.20 (link) parteciparono al Carosello Aereo in occasione della tumulazione al cimitero di Redipuglia della salma del Duca d'Aosta, comandante della III Armata. Durante il volo il mio velivolo venne investito nei piani di coda dall'ala del mio gregario destro, Serg. Ugo Corsi, uno dei migliori piloti acrobatici della Regia Aeronautica. Mi sfilai dalla formazione in scivolata destra precipitando per 800 metri, riuscendo poi a riprendere il controllo del velivolo e ad atterrare ad Aviano. Per questo atto viene proposto per la Medaglia d'Argento al Valor Aeronautico. Successivamente feci parte del X Gruppo Caccia, e nei primi mesi del 1936 fui trasferito alla Regia Accademia Aeronautica come Direttore del Corso Orione, fino a quando, agli inizi del 1937, fui assegnato al 19° Gruppo d'Assalto del 5° Stormo, ove feci parte della 101^ Squadriglia. Nel Giugno del 1939 fui assegnato al Comando della 1^Squadra Aerea, ove ebbi la piacevole occasione, il 22 Settembre 1939, di volare su un Caproni Ca.100 (link) con il mio paricorso Giuseppe Capasso, in un breve volo Bresso-Arcore e ritorno. Dal Marzo 1940 passai al Comando 1^ Z.A.T., ed il 15 Giugno dello stesso anno, nel mio unico volo fuori dai confini italiani, fui abbattuto sul cielo di Tolone (Francia). Successivamente non volai molto, e sempre in Italia. Avevo una personalità eclettica: ero un valido scrittore e suonavo discretamente bene il violoncello. Scrissi e feci pubblicare parecchi racconti proprio negli anni ‘40, nonchè, nel 1941-42, una serie di articoli sulla rivista “L’Aquilone” riguardanti la vita in Accademia, dal titolo “Memorie di un accademista”. Mi congedai presto, il 16 Marzo del 1948, dopo parecchi anni al Comando 1^ Z.A.T. A voi dico di perseguire i vostri obbiettivi con perseveranza e abnegazione, tenendo sempre presente la vostra anima di Centauri!
Alcuni dei romanzi scritti da Mario Salvadori nel periodo 1932 - 1945: